martedì 24 maggio 2011

Greco - Polibio

Scrive in greco xo' si occupa della storia di Roma. Matura un'esperienza politica ke gli permette di far vita ad una storia pragmatica. Nasce a Megalopoli in Arcadia tra il 205 e il 203 a.C. da una famiglia importante del luogo ke vantava tradizioni politike. Si forma una vasta esperienza soprattutto x le questioni strategiche e la tattica militare. In Gracia c'era la lega achea,alla quale aderì Polibio,ke vlv opporsi prima all'ingerenza macedone e poi al dominio romano;in questo lega ci sn xo' due partiti uno filoromano e l'altro più cauto ke vlv aspettare ke terminasse il conflitto tra la Macedonia e Roma. Lucio Emilio Paolo generale romano nel 168 a.C. sconfisse la Macedonia molti greci furono fatti ostaggi e tra questi c'era Polibio. In questo periodo prese piede la famiglia degli Scipioni a cui era legato Lucio Emilio Paolo. Il primo circolo in ambiente romano fu quello degli scipioni nel quale Polibio(e anke Panezio) fu animatore e ke naturalmente porto' la cultura ellenica nel mondo latino. Polibio ritorno' in Grecia sl saltuariamente xke comincio' ad accompagnare il suo amico Scipione nei suoi viaggi. Polibio volle addirittura ripercorrere il passaggio delle Alpi di Annibale. Polibio assistette alla distruzione di Cartagine del 146 a.C. e nello stesso anno alla distruzione di Corinto,quando la Grecia diventa provincia di Roma e Polibio diventa mediando riducendo le dure condizioni da pagare riguadagnadosi la riconoscenza dei connazionali. Assistette a Roma alla guerra dei gracchi. Mori' intorno al 124 a.C. L'opera principale di Polibio si kiama Storiae ed in 40 libri così suddivisi. Nei primi due libri c'è un sorta di esposizione preliminare a tutti i fatti ke narrerà. Si kiama questa esposizione Prokateskeue. Lui si propone di narrare i fatti ke vanno dalla prima guerra punica fino al 220 in modo da riallacciarsi alla narrazione di Timeo di Taormina (storico siciliano). Polibio si propone di fare un'indagine globale dei fatti accaduti nn sl a Roma e in Grecia ma in tutto il mondo allora conosciuto e definisce la sua opera un racconta della storia universale. I libri dal 3 al 5 comprendono le vicende della seconda guerra punica fino alla sconfitta di Canne. Il sesto libro e' una sorta di pausa nella narrazione in cui analizza la costituzione romana. I libri dal 7 all'11 ci raccontano le vicende fino al 146 a.C. Il libro 12 e' un'altra pausa nella narrazione e costituisce l'analisi critica dell'opera di Timeo. Dal 13 libro fino al 40 la narrazione non subiva più interruzioni così come succedeva negli altri;xo nel 24 libro c'è una sorta di digressione geografica. Il 40 e' una sorta di riepilogo di quello ke ha raccontato cn un quadro cronologico. I filologi e i critici dibattono sulle modalità in cui sia stata composta l'opera;c'è ki parla di tre fasi xke a mani a mano ke rima assoggetteva nuovi popoli l'opera veniva modificata. Egli vuole sottolineare l'ascesa e l'affermazione fulminea di Roma avvenuta in 53 anni(collegamento cn Il 13 canto del paradiso di Giustiniano). Questa esaltante ascesa di Roma viene resa più forte xke paragonata alla breva durata del dominio macedone e alla fragilità dell'Impero persiano. Linguaggio di Polibio E' quello della koinè dialektos,linguaggio tecnico e monotono della cancelleria,e' il linguaggio della burocrazia;nn vuole essere l'artefice della parola ma l'interprete dei fatti. Dalle storie polibiane si racavavano dei riassunti( epitomi). Caratteristiche della storiografia Il suo centro di interesse e' Roma;si rende conto che il mondoe' cambiato xke l'innaristabile avanzata delle armi di Roma ha fatto in modo che il mondo alllora conosciuto avesse un nuovo assetto. Roma con le sue armi ha unificato il mondo. Polibio dice ke se prima le vicende storiche erano slegate tra loro adesso grazie all'opera unificatrice di Roma sono interdipendenti. Egli vuole ke venga rinnovata la concezione storiografica ke deve tendere all'universalita' e nn al particolare. Polibio si differenzia dalla storiografia ellenistica ke ruotava intorno ad Alessandro Magno xke egli rifiuta il pathos,gli effetti drammatici,gli artifici retorici e basa la sua analisi sulla realtà oggettiva attraverso un linguaggio nudo e scarno. Nel libro XII espone i principi del suo metodo storiografico:1)analisi attenta del materiale a sua disposizione;2)esposizione chiara e lineare senza fronzoli retorici;3)indagine sulle cause immediate e remote degli avvenimenti.un metodo definito dallo stesso Polibio pragmatico. Polibio per condurre questa analisi oggettiva si serve di altri elementi:studio e critica delle fonti;conoscenza diretta dei luoghi;esperienza politica infatti faceva parte della lega achea.il suo metodo deve mirare alla verità e la storia deve avere un fine didascalico xke la conoscenza di ciò ke e' già accaduto rende più solide e fondate le previsioni per il futuro. A Polibio nn interessa la psicologia umana ke invece era stata oggetto di studio in Tucidide. A Polibio stanno a cuore l'analisi della natura dello stato e delle istituzioni.

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