giovedì 10 marzo 2011

Latino - Apuleio

Vive nell'eta' degli Antonini. Tendenza arcaizzante,il maggior esponente e' Frontone. Nascita dei poetae novelli ke si rifanno ai poetae novi. Ci sn grandi cambiamenti in quest'epoca tra cui la lingua Latina ke inizia a prevalere sulla greca; tendenza neosofistica dv i maggiori letterati si recavano nelle varie province romane a fare i loro discorsi e guadagnare. In quest'epoca i letterati venivano dalle province in particolar modo dall'Africa. Vita Vive nel II sec. d.C. nell'eta' degli antonini. Rispetto ai sofisti del V sec. a.C., la neosofistica si sofferma sulla capacita' oratoria. Personalità più importante del II sec. d.C. Nasce a Madauro intorno al 120/125 d.C. Studio' a Cartagine e si reco' poi ad Atene per perfezionare la sua istruzione. Fu conferenziere infatti veniva pagato per la composizione di discorsi in ricorrenza di eventi importanti ke determinano la sua fama. Sua capacita' importante e' l'improvvisazione sia in greco ke in latino. Fu anke a Roma infatti godeva di fama e prestigio anke presso la corte imperiale dv servivano retori di esperienza capaci di sponsorizzare l'operato dell'imperatore (poi ci sara' la figura del panegirista). Evento importante sulla sua vita e' un viaggio di Apuleio durante il quale si ferma nell'odierna Tripoli dv viene ospitato in casa di un suo amico studente Ponziamo;qui si sposa cn Pudentilla (madre di Podenziano);Podenziano muore e i parenti di Pudentilla accusano Apuleio di aver sedotto tramite magia Pudentilla x incamerare le ricchezze. Il processo fu celebrato a Sabatra;il processo fu vinto da Apuleio ke compose una orazione giudiziaria dv viene mostrata la sua abilità oratorie. Dopo il processo egli continuo' ad ottenere grandi successi. Mori' nel tra il 180/190 d.C. Opere più importanti Apologia o De Magia Sarebbe l'orazione giudiziaria:qui dopo aver tratteggiato il suo autoritratto morale molto positivo in contrapposizione all'amoralita' dei parenti di Pudentilla ke lo accusavano di usare oggetti strani,si definisce incorrotto e ricco. Dice di nn far uso della magia comune,ma la magia di cui e' accusato sarebbe la capacita' di essere mediatore tra la divinità e l'uomo(riprendendo la filosofia platonica infatti ci troviamo nel II sec in cui c'è un forte neoplatismo diffuso da Plotino con una rielaborazione e attenzione agli aspetti misticheggianti). Il mago di Apuleio e' il filosofo capace di tradurre agli uomini il volere della divinità. E' una sorta di summa dv sfoggia tutta la sua cultura;vengono citati Aristotele e Platone,ci svela i veri nomi delle donne amate dai poeti da Catullo in poi. Il modello nella stesura dell'orazione e' il Cicerone della "Pro Cielo" x la varietà dei toni. Di Apuleio ricordiamo un'antologia ke raccoglie gli estratti di 23 delle sue conferenze ke ci fanno vedere l'abilità tecnica e l'erudizione. Questa antologia si kiama "Florida".
De dei Socratis=la coscienza ke lo indirizzava nelle sue scelte. Con Apuleio abbiamo avuto la divulgazione del pensiero platonico in occidente nei secoli del Medioevo. Apuleio scrisse una traduzione di un'operetta kiamata "de mundo" aristotelica o pseudoaristotelica.
Se fino al XVI sec era famoso x essere divulatore del pensiero platonico,il suo pensieo e' legato alla sua opera.
"Metamorfosi" o "Asino d'oro"
Romanzo in 11 libri. Il suo scritto somiglia ad un'operetta greca kiamata "Lucio"o "L'Asino" scritta da Luciano di Samotasa. Le due opere hanno tenuto presente il romanzo andato perduto di un certo Lucio di Patre. Rispetto alle Metamorfosi l'opera di Luciano e' inferiore xke elementare nello svolgimenti dei fatti e ha poki pregi stilistici. Nell'incipit del romanzo Apuleio si richiama alle fabule milesie (carattere leggero ed erotico che intrattenevano il lettore);sicuramente uno dei generi presenti e' quello della novellistica milesia,vedremo pero' ke il signicato del romanzo e' simbolico. Le avventure in questione sn narrate dallo stesso protagonista ke si kiama Lucio. Si parla di un viaggio di Lucio a Ipata (città) della (Tessaglia); emerge il tema tipico del romanzo ke e' il viaggio;e il luogo indica il tema della magia dv Lucio vuole sperimentare le arti della magia. Viene ospitato da un suo amico la cui moglie e' maga. Ha una relazione cn una serva attraverso la quale ottiene di provare le arti magiche della signora. Viene fatto l'incantesimo ke viene fallito e Lucio verra' trasformato in asino e nn in uccello come voleva a sarebbe potuto tornare uomo sl mangiando rose. Così iniziano le venture di Lucio da asino e cade in mano ad una banda di briganti. E' portato in una grotta dv incontra una vekkietta(ke ha prigioniera una bambina) ke narra la fabula di Amore e Psyche. Questa fabula va dalla fine del IV libro all'inizio del VI. Trama della fabula: in una città immaginaria abitavano un re e una regina e tre figlie. Una delle tra figlie di nome Psyche ke era di tale bellezza da gareggiare cn la dea Venere la quale si ingelosisce. Il padre viene costretto da Venere ad abbandonare Psyche xke diventa preda di un terribile drago;xo' Amore(figlio di Venere) si innamora della fanciulla ke viene portata in un palazzo incantato e la va a visistare sl di notte e le impone l'obbligo di nn guardarlo mai. La fanciulla sentitasi sl ottiene di far venire le sue sorelle ke la istigano a vedere Amore. Psyche mentre Amore dormiveglia alza il velo e la guarda.
Nella conclusione del romanzo c'è il suggello autobiografico xke a Lucio appare in sogno il Dio Osiride ke gli profetizza ke si recherà da lui un abitante di Madauro ke sarebbe lo stesso Apuleio x ricevere l'iniziazione.
La struttura del romanzo
Possiamo suddividere la struttura del romanzi in 3 sezioni narrattiva:dal 1 al 3 campeggia il tema della magia;dal 4 al 10 prevale una struttura assai libera definita paratattica(mettere gli
eventi uno dopo l'altro senza un nesso),in questa sezione nn c'è rigore logico volendo manifestare l'arbitrarieta ' e la confusione ke domina nel mondo;la 3 sezione e' l' XI e riguarda l'iniziazione al mistero di Iside e Osiride. Per l'iniziazione servivano 11 libri infatti le scelte di Apuleio sn religiose e simboliche. Il significato del romanzo e' l'istinto ke porta Lucio a cadere in servili passioni(puriositas),e' caduto in balia dei piaceri e x questo trasformato nell'animale peggiore simbolo d'ignoranza ma la fortuna lo trasforma in uomo. La cosa certa e' ke il romanzo e' ricco di implicazione letterarie ,filosofiche e religiose. L'autore si impone due scopi:vuole divertire il lettore e poi vuole dare un messaggio edificante e mostrare qualkosa dare un messaggio edificante morale,infatti vuole dimostrare ke il protagonista attraverso le disavventure può riscattarsi dalla caduta nella colpa. Il giudizio ke egli da sulla magia e' negativo xke provoca quella trasformazione in asino ke e' l'emblema della degradazione dell'uomo. La salvezza viene data dalla Divinita', la razionalita' lascia il campo al misticismo.
Lingua e stile di Apuleio.
E' difficile immaginare una scrittura più artefatta di quella apuleiana:lo scrittore,grazie al suo ingegno brillantissimo,supera sia le correnti arcaizzanti sia lo stile fiorito,elaborato e ornato delle scuole di retorica. Il sermo cotolidianus e' accolto,ma sempre filtrato attraverso la cultura letteraria dell'autore,ke si ricollega alla tradizione della commedia(Plauto e Terenzio verso cui lo indirizza anke il gusto arcaizzante dei suoi tempo) e della satira. Numerosissime sono le allusioni e le reminiscenze poetiche talora sfruttate in senso parodistico. Questo stile artificioso e composito si avvale di un lessico estremamente vario:arcaismi,neologismi,parole rare,espressioni ricercate,colloquialismi e volgarismi. Spiccatissimo e' il colorito poetico ottenuto mediante poetismi,metafore,similitudini,perifrasi,epiteti esornativi. Ampia la presenza dei diminuitivi,ke derivano sia dall'uso del linguaggio familare e affettivo siadall'imitazione dei poeti neoterici e di Catullo. In questa prosa così costruita e artisticamente elaborata grande rilievo assumono le figure di suono(anafore,allitterazioni,omoteleuti,rime,assonanze)e le clausole,ossia le cadenze armoniose con cui si concludono frasi e periodi. Notevole e ' in Apuleio la tendenza ai gioki di parole.

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